Sunday, May 14, 2000

domenica 14 maggio 2000 21.12 – Mail a: ancor@ssieme
OGGETTO: Re: Viaggiatore...secondo me


Ogni artista, nell'esprimere il proprio pensiero o sensazione, utilizza una "costruzione scenica" che conferisce una veste estetica all'opera; così uno scrittore utilizza la forma romanzo, un regista la forma film, e un cantautore, nel caso specifico, quella di "immagini" letterarie che fungono da motivo conduttore; una sorta di ossatura che riesca, raccordando ogni singola canzone, a dare un senso compiuto all'intero album. L'espediente è quello del pretesto,  il racconto, che riesce a coinvolgere l'ascoltatore nella misura in cui, esemplificando concetti complessi, affini la potenza comunicativa ed evocativa.
Sono convinto, al pari di Annalina, che la storia del "viaggiatore" è costruita, ma nella stessa misura in cui lo è ogni altro espediente scenico, di qualunque altro album e di qualunque altro cantautore; di fondo, nell'album, è espressa la concezione di tempo/spazio/viaggio in cui la figura del palloncino è soltanto esplicativa.
Spesso facciamo l'errore di prendere troppo sul serio quello che i nostri beniamini scrivono, dimenticando che l'arte di rado è rappresentazione fedele della realtà ma, piuttosto, interpretazione fortemente soggettiva, che transita per parole inserite in versi puramente funzionali alla musica, laddove melodie ed armonie sono espressione del credo dell'autore.
Non è il tempo impiegato a creare un album, o la ricercatezza che in esso coesiste, a farlo più o meno "vero"; la genuinità si ottiene tramite una "voglia creativa" perfettamente scorporata da esigenze esterne, quali le logiche di mercato; questa, piuttosto, è la valutazione che oggettivamente dovremmo condurre...

ombra

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