Wednesday, May 24, 2000

mercoledì 24 maggio 2000 23.34 - Mail a: <>
OGGETTO: Voi.


Cara <>,
ti scrivo con molte remore circa l'opportunità di farlo, ma alla fine è prevalso l'istinto sulla mia ragione; l'unico reale movente è il sincero senso di amicizia che nutro nei confronti di te e G., e su questo non mi soffermo perché credo che siamo concordi.
Quello che ti sto per scrivere, credimi, mi costa molto perché in qualche modo mi riporta indietro nel tempo più vicino, fino a cogliere notevoli riferimenti a fatti personali, ma proprio in funzione di ciò ritengo di doverlo fare.

Vengo al dunque.
Negli ultimi mesi ho avuto modo di osservare il rapporto tra te e G., la sensazione che costantemente ne ho ricavato è che, nel complesso meccanismo che contribuisce al vostro rapporto di coppia, c'è una componente di squilibrio. Probabilmente, siete riusciti a realizzarvi meglio in campo lavorativo e delle aspirazioni personali, e, anche se non avete raggiunto il massimo, avete sicuramente le idee più chiare; "l'anomalia", invece, la vedo nel rapporto a due, non sempre l'evoluzione del vostro ambito personale individua un reale progresso di coppia; sarò ancora più chiaro: mi sembra che i vostri spazi giornalieri, all'interno del quale fate vita assieme, sono molto ridotti e, cosa ancora più grave, sono carichi di tensioni
accumulate altrove.
Mi sarebbe piaciuto parlartene di presenza l'ultima volta che sono venuto a P., guardandoci negli occhi, ma il tempo era ridottissimo e, poi, avevo ancora numerosi dubbi. Non ho alcuna intenzione di evidenziare colpe dell'uno nei confronti dell'altro, o viceversa, se mai di colpe si può parlare, ma semplicemente di evidenziare quello che ho "visto" (con G. l'ho fatto quella sera in cui siamo usciti assieme); voglio però farti notare che G. mi sembra più sensibile nel rilevare certe cose, mentre tu mi sembri più refrattaria e distante.
Parlatene, parlatene, e ancora parlatene, non perdete tempo. Certo il mio non è il migliore pulpito da cui può venire una "predica", e in special modo per l'argomento in questione, ma ora, perlomeno, ho esperienze che ancora, e per chi sa quanto tempo, mi bruciano dentro, e non posso restare impassibile.

Non permettete mai, a niente e a nessuno, che qualcosa si interponga tra di voi, che laceri, seppur minimamente, la storie di due persone, Voi, fatte l'uno per l'altro e, anzi, mettete tale valore in cima alla scala.

Spero che questa e-mail possa servirvi e che, contro i miei chiari intenti, non vi crei ulteriori tensioni; a tal fine ti puntualizzo che l'ho scritta su mia esclusiva iniziativa, che G. è vagamente informato della mia intenzione e per niente del contenuto.
Se vuoi, leggetela anche assieme. Termino scusandomi "dell'intrusione" e della mia poca lucidità nello spiegarmi, ma ora meglio non posso, credimi...

Vi voglio bene.

Manilo



Risposta di <> di : giovedì 25 maggio 2000 19.11
OGGETTO: "noi"


ciao caro amico, ho apprezzato molto il tuo messaggio e mi piacerebbe parlare con te guardandoti negli occhi come tu dici ma credo che, almeno per il momento sia impossibile ma proverò ugualmente a dire qualcosa a proposito
di "noi".
In questo momento io sto attraversando un periodo molto particolare inteso e molto difficile, ho scoperto dentro di me una <> che poco conoscevo che è venuta fuori quasi per caso, con insistenza.
E' difficile dirti quello che ho dentro e questa non è neppure la giusta sede comunque sto in parte seguendo il tuo consglio "parlare" ho provato a parlare con G. ma anche questo è difficile ma non solo perchè esistono attriti dovuti alle incomprensioni giornaliere ma soprattutto per il mio stato d'animo che non è tra i migliori, non so se ti è mai successo di essere razionale sempre razionale sempre tutto calcolato sempre tutto troppo...... tutto prefissato esserti dato dei parametri da rispettare e poi ti accorgi che ...... non hai dato sfogo alla tua reale personalità al tuo istinto..... e allora ........come puoi notare anche io non sono molto lucida ma posso sicuramente dirti che tengo a G. e gli voglio un gran bene e tenterò di parlare quanto più mi è possibile...... spero di evitare che accada il peggio. Inoltre il mio stato interiore mi fa star male fisicamente e di questo G. ne soffre parecchio, io tento di rassicurarlo e dico a me stessa che tutto
passerà o almeno lo spero, voglio inoltre precisare che non è importante la quantità di tempo che si passa insieme ma la qualità. Adesso devo lasciarti, spero tanto in un tuo prossimo messaggio; so che tu purtroppo a causa della tua non bella esperienza puoi darmi utili consigli e dirmi cosa si prova quando vedi tutto quello che ti circonda lontano mille miglia da te e senti te stessa navigare in un mondo dove trovare l'inizio e vedere la fine è cosa a te negata dove tutto si perde nei meandri dei tuoi pensieri e tu sprofondi dove tutto ti è sconosciuto e la paura ti assale..............


ti ringrazio .........ti voglio bene




Risposta di Manilo di: giovedì 25 maggio 2000 22.40
OGGETTO: Tutto passa...e ritorna.


Cara <>,
credo che aspettare il tempo in cui "tutto passerà" sarebbe un errore, perché non devi assopire la tua "vera" personalità ma, invece, devi farla emergere imparando a "dominarla" affinché non introduca elementi di squilibrio nel vostro rapporto di coppia. Soffocarla equivarrebbe a innescare, in modo latente, una bomba pronta ad esplodere, con i relativi effetti devastanti; una volta una persona mi disse: "se non riusciamo a realizzarci come singoli individui non saremo mai ne bravi partner ne bravi genitori", inizialmente non ero molto d'accordo a tale affermazione ma nel
tempo ho capito che ha un fondo di verità, non credere che sacrificando te stessa alla famiglia, tacitando le tue sensazioni, riuscirai a rendere felice G. o a esserlo a sua volta. Credo che dovresti, piuttosto, cercare di includere nel tuo "progetto" G., non lasciandolo estraneo, vedrai che anche lui poi ti capirà e sarà felice di seguirti.
Per quanto riguarda il tempo che si passa assieme, nel rapporto di coppia, non vale il principio della qualità, ma è l'avvicendarsi di entrambe le due componenti qualità/quantità che lo fortifica, nei ritagli si finisce solo per scaricare le tensioni quotidiane, e basta. E' importante che non ti lasci implodere tutte le sensazioni che ti affollano la mente, devi trovare (ribadisco devi) qualcuno con cui parlarne, qualcuno di cui ti fidi e che sappia ascoltarti senza MAI giudicare, è
fondamentale, altrimenti perdi dei riferimenti indispensabili con la realtà.
Se vuoi, e quando vuoi, io sarò sempre qua ad ascoltarti, o piuttosto sarebbe più corretto dire leggerti, con tutto l'affetto possibile. E' inutile precisare che tutto quello che mi hai detto, o potresti dirmi, rimarrà sempre tra noi due.

Un abbraccio, e scrivimi...

Manilo.



Risposta di <> di: venerdì 26 maggio 2000 10.17
OGGETTO: Grazie


Il tuo senso di amicizia mi commuove moltissimo e mi fa assaporare la gioia di avere un amico. adesso ho pochissimo tempo perchè sta per iniziare il concorso pianistico tanto atteso ma sento di doverti scrivere nuovamente e lo faro al piu' presto.

bacioni <>


mercoledì 31 maggio 2000 6.21 – Mail a: <>
OGGETTO: Travagli interiori.


Cara <>,
le difficoltà che incontri fanno parte del cammino di ognuno di noi, anche se il modo personale di viverle può essere più o meno intenso e le condizioni oggettive molto variabili. Non credo che gli elementi che ti stanno facendo attraversare questo periodo siano insormontabili.
Nel tempo ho sviluppato una tesi tutta personale nei riguardi dei problemi interiori, quindi non di origine concreta, non è vero che il loro superamento sia agevole, mi spiego meglio: se la soluzione ai tuoi, o vostri, problemi si collocasse univocamente nel chiarimento di un episodio, seppur grave, le soluzione, paradossalmente, sarebbe più agevole perché ti potresti concentrare su di un solo accaduto, isolandolo e circoscrivendolo.
I mille malumori quotidiani, che non hanno ne un'origine precisa e tanto meno una fine delineata, si trascinano perpetui nel tempo per "l'incapacità" di capirli o di discuterne con chi ci sta accanto; alla fine non sai più cosa non va, e qual'è la soluzione per rimuoverli, si entra quindi in una fase di stallo assoluto.
Ribadisco la mia idea che sia il caso che trovi qualcuno, al di sopra delle parti, con cui puoi parlare liberamente (non volevo dirti che potevo essere io, ma semplicemente che sapessi che se hai bisogno ci sono). Cara <> in certi momenti, e per certe situazioni "noi" non siamo, e tanto meno potremmo essere, i nostri migliori amici, ci manca la necessaria ed indispensabile, oggettività, e rischiamo di vedere le cose secondo prospettive errate, o troppo difficili o troppo semplici. E' necessario che ci sia qualcuno che veda le cose dal di fuori, anche se poi  devi trovare tu le soluzioni e decidere guardandoti dentro (a quel punto si), come è giusto che sia; non ti dico, quindi, di cercare qualcuno che decida per te, ma che
ti dia l'opportunità di capire te stessa, di far chiarezza affinché tu possa trovare il tuo cammino.
Capisco che è difficile, in quanto attualmente non vedi nessuno che possa rivestire tale ruolo, ma è fondamentale, pensaci bene, e poi non è detto che  debba essere necessariamente un amico/a, potrebbe essere qualcuno in cui trovi affidabilità.
Scusa se insisto, ma lo dico perché ci credo, ed in virtù di esperienze già fatte, ed in ultimo perché tengo tantissimo a voi...

Manilo


venerdì 9 giugno 2000 15.35 – Da: <>
Oggetto: il potere del sorriso


ciao... ho capito che sei in attesa di risposta e tu sai che io sarei felice di passare le vacanze sotto il sole del villaggio pantanelli magari in uno di quei villini in riva al mare sdraiata su quella stupenda spiaggia a fare "il nulla", lo so che non sei molto propenso per questo tipo di vacanza ma
sai che .........chiese e monumenti non sono il mio forte in modo particolare ad agosto. in quanto a me sto benino, per quanto riguarda me e giovanni credo che va meglio, direi quasi bene, da ciò che intuisco è sufficente un mio sorriso e tutto torna al posto giusto.

a presto e spero con buone notizie

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