Sunday, February 11, 2001

(11 Febbraio 2001)

Latenza.

Leggera brezza dall'animo,
crepitio di sconvolgenti bisogni
motore vitale
e origine di profondi dissidi.

Tu passione,
per la vita che incombe
per il giorno che sfugge
per il domani che non sappiamo.

Malessere latente
immerso nell'essenza
lancinante logorio
presenza centellinante.

Fuori
la routine che avanza
la danza delle ritrosie,
l'indifferenza è distanza
quiete apparente
sorriso di circostanza.

Dentro
il terrore
l'eterno rumore
il grido che s'innalza
l’Io che si ribella.

Come quello del sollevatore di pesi è lo sguardo che esponiamo...

Lui
il peso immane sulle braccia
e lo studiato sorriso sulle labbra.

Noi
la morte nell'animo
e l'ennesima dissimulante maschera al volto
verso il mondo e i suoi presagi.

Tempo,
chissà se un giorno ci donerai il privilegio assoluto
di una monolitica essenza.

Manilo

Saturday, February 10, 2001

10 Febbraio 2001

Sogno.

Il Sogno,
traccia d’un solco sulla mente,
tunnel di memoria
che ai sismi resiste
e parassita riverso
succhia linfa
dalla sibillina speranza
che un fardello e più
ogni dì carica adunca.

Desto,
sogno o fido,
sei l’unico vascello
per svanire oltre cieli
sulla curva che illude,
e alla prossima svolta
tutto riponi
nel perpetuo rilancio
che cela la vita.

Al calar dello scuro,
labile sogno,
da fiera glaciale muti l’effige
e pronto all’incasso
sferzi il colpo,
intoni l’accento
che stravolto stride ed echeggia
verso l’imbrunire,
dove il sonno rifuggo
ma assopito e chino
mi cinge e sorprende.

Da te è chiaro dipendo
droga eccitante
che sulla volta mi adagi
e poi allo sconforto
In sacrificio mi offri.
Mi fermo
lucido un pensiero,
oddio che lama affilata
Fredda e lucente come solo il metallo.

Questo è il reale
e il sogno m’attende.

Manilo.

Monday, February 05, 2001

5 Febbraio 2001

Artifici.

Buio e silenzi,
maniaci in ricerca ansiosa
piedi freddi e stretti,
poi lingue di fumo
a svelare labbra secche,
d’un tratto ombre incise
già vaghe e svanite.
Nella volta un bagliore
poi punti di fuoco
e sferzanti frastuoni,
Il cielo si popola
l’aria rivive
e negli occhi lambisce
tracce di vita intensa.
Cala ora il sipario
ma negli occhi già bui,
sfumati pinti riflessi,
sopravvive un sogno
che pronto al rilancio
per ogni dì a venire
riappiccia l’ometto
che illumina il sentiero.


Manilo

Saturday, February 03, 2001

3 Febbraio 2001

Immobili.

Varcai battigie,
sfiorai lembi e onde
oltre dune di sabbia,
vago
girovago dell'anima
in versi e rime
che stridono tra le mani.
Sospingo ora,
migratore dell’anima,
tra un mistero e un silenzio
l’elegia di un sentimento,
fardello tra i più
e attimo che declina.
Qui si attende,
tra un vestibolo
e un’idea,
immobili ai sensi.

Manilo