23 Settembre 1998
Su…verso il cielo.
Il giorno che, svegliato da un timido raggio di sole, mi accorgessi che già stanche sono le mia dita di trasferire l'umore del mio animo verso il bianco sconfinato di un foglio...quel giorno vorrei giù non esistere più...vorrei che il mio ricordo già vagasse aleggiante per tutti i luoghi dell'esistenza....terrena...o della sfera armonica della passioni.
Su...verso il cielo....giù verso l'abisso di un oceano di
silenzio...o proprio lì...al centro dei due elementi,
laddove la vita o la sua assenza, il bianco o il nero, un bimbo o la sua innocenza oramai perduta, sintetizzando lo spazio possano incontrarsi.
Tutto nell'universo, senza esclusione alcuna, è compagno di
viaggio...tutto è eterno o mai esistito, medaglia o il suo rovescio...
completamento di un'esistenza. Il sentiero iniziato da sempre, una volta nella vita ci coinvolge con l'evanescenza propria alla scia di una cometa...
il suo potere catalizzante strega l'anima e ci trasforma in etereo
pulviscolo stellare...componente nobile dell'universo,
luccichio timido o bagliore accecante...e allora vaghiamo ondeggiando nella culla delle emozioni....
Da ora e per sempre il quotidiano, richiamo gravitazionale, catturerà il corpo...ma la fantasia è già là....a mille e più anni luce...da dove torna...per poi scomparire....
questa volta per sempre...nell'immensità dell'indefinito...
...ora...
Manilo.
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