22 Settembre 1998
Grido d’oltretempo.
Vivere la vita di ogni giorno,
scandirne i ritmi più cadenzati e subirne l'influenza.
La ruota della normalità avanza schiacciando ogni umile pensiero
e divorando i sentieri delle passioni.
La normalità più andante è il monito supremo dietro il quale si
trincerano i più subdoli crimini dell'umanità,
all'insegna del livellamento...verso il grigiore più anonimo...verso il
baratro più insignificante.
L'esistenza...fendente acromatico...è così congiunta alla norma
dell'anonimato...
Speranze, illusioni, eterei sentimenti....
le mie armi più efficaci contro l'Uomo che vuole distruggere se
stesso...
negando la sua naturale propensione verso la dimensione del surreale,
trasversale alle leggi della natura e luogo sublime al di là dello
spazio...
Il grido d'amore proveniente dalla notte dei tempi è così raccolto e vissuto per l'eternità...in un istante...
per poi essere scagliato verso il futuro laddove mille e più anime
ansimanti sapranno gioirne...
Manilo.
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