29 Settembre 1998
Colori dell’anima
Un urlo nel silenzio...
il silenzio che fa rumore...
l'anima che si apre....cerca nuovi orizzonti...
Mi chiedo: Chi sono io...?
Che diritto avrò mai di invocare gli dei e le mie muse?...
presenze del parnaso...oltre la fisica natura della terra...
Qual'é il privilegio che cela il mio sguardo?
Sara' il mio spirito fanciullo la quint'essenza dell'egoismo?
Sara' mai la prepotente ricerca del cielo, la codardia dell'animo
che fugge dalle mille battaglie che il giorno ci riserva?
Avrò mai lasciato sulla terra, a giacere affranto,
uno sguardo bisognoso anch'esso di trovare la una stella
...o la sua scia?
Mille e più interrogativi affollano la mente...
ora e' già satura, rischia di sfasciarsi al suolo.
La regolarità poi sopravviene...freno assoluto...
Oppure...basta!!! Tutto...forse...può essere stravolto....finalmente!!!
Raccoglierò una per una le mille maschere del mio essere
e ne gioirò finche' potrò leggere in ognuna di essa uno degli infiniti colori della mia esistenza...
ma ne basterebbe una, una sola, spenta e fallace,
a proiettarmi nell'oblìo...
punto di non ritorno...
Manilo.
Tuesday, September 29, 1998
Monday, September 28, 1998
28 Settembre 1998
Grande…!
Esser grande vuol dire, innanzi tutto, non tradire il ricordo di se stesso bambino e poi inseguire il tempo giorno dopo giorno e accorgersi che tutto quello che ci circonda sta' per assumere contorni e consistenza diversa...
Il rischio c'è, è forte e incombente, perché se cambiano i colori
cambiano anche i suoni e gli odori...
L'azzurro non e' più unico e assoluto, ma alto e inarrivabile, il
tintinnio degli effetti non sono più note dall'animo,
ma puntine di grammofono stonate e il profumo della valle dell'innocenza diviene selva grigia e buia...
Grande e' veramente colui che nel lento variare delle forme e dei
concetti sappia sempre dov'era per capire dove andrà.
Basterebbe solo questo, credimi, per rendere ieri meno lontano e il domani più vicino...per rimanere si' ancora sensibili
ma essere già pronti a farne dono ad un altro...amica,
idea o realtà che sia...
...altrimenti, se cosi' non fosse, saremo un giorno solo stanchi…
e mai adulti...
Manilo.
Grande…!
Esser grande vuol dire, innanzi tutto, non tradire il ricordo di se stesso bambino e poi inseguire il tempo giorno dopo giorno e accorgersi che tutto quello che ci circonda sta' per assumere contorni e consistenza diversa...
Il rischio c'è, è forte e incombente, perché se cambiano i colori
cambiano anche i suoni e gli odori...
L'azzurro non e' più unico e assoluto, ma alto e inarrivabile, il
tintinnio degli effetti non sono più note dall'animo,
ma puntine di grammofono stonate e il profumo della valle dell'innocenza diviene selva grigia e buia...
Grande e' veramente colui che nel lento variare delle forme e dei
concetti sappia sempre dov'era per capire dove andrà.
Basterebbe solo questo, credimi, per rendere ieri meno lontano e il domani più vicino...per rimanere si' ancora sensibili
ma essere già pronti a farne dono ad un altro...amica,
idea o realtà che sia...
...altrimenti, se cosi' non fosse, saremo un giorno solo stanchi…
e mai adulti...
Manilo.
Sunday, September 27, 1998
(27 Settembre 1998)
L’inedia.
La pioggia che imperversa...
uno scroscio d'effetto...
i contorni che volano...
e davanti...
un grigio bagliore ritmando danza.
Le voglie che tornano...
i pensieri che sorvolano
i campi intrisi d'acqua.
La Terra che vive...
la terra che piange....
Amica,
lungo impervi sentieri...
Tu ora mi avvolgi...
di eterea presenza...
mi fai sentire il dolore...
è la vita che vince...
è l'Uomo che va....
è il momento di sentire, non quello di chiedere...
e da ora e per sempre...
lo giuro...
mai più un muso duro...
duro fa male...
duro sconvolge...
e di inedia mi avvolge...
Manilo.
L’inedia.
La pioggia che imperversa...
uno scroscio d'effetto...
i contorni che volano...
e davanti...
un grigio bagliore ritmando danza.
Le voglie che tornano...
i pensieri che sorvolano
i campi intrisi d'acqua.
La Terra che vive...
la terra che piange....
Amica,
lungo impervi sentieri...
Tu ora mi avvolgi...
di eterea presenza...
mi fai sentire il dolore...
è la vita che vince...
è l'Uomo che va....
è il momento di sentire, non quello di chiedere...
e da ora e per sempre...
lo giuro...
mai più un muso duro...
duro fa male...
duro sconvolge...
e di inedia mi avvolge...
Manilo.
Wednesday, September 23, 1998
23 Settembre 1998
Su…verso il cielo.
Il giorno che, svegliato da un timido raggio di sole, mi accorgessi che già stanche sono le mia dita di trasferire l'umore del mio animo verso il bianco sconfinato di un foglio...quel giorno vorrei giù non esistere più...vorrei che il mio ricordo già vagasse aleggiante per tutti i luoghi dell'esistenza....terrena...o della sfera armonica della passioni.
Su...verso il cielo....giù verso l'abisso di un oceano di
silenzio...o proprio lì...al centro dei due elementi,
laddove la vita o la sua assenza, il bianco o il nero, un bimbo o la sua innocenza oramai perduta, sintetizzando lo spazio possano incontrarsi.
Tutto nell'universo, senza esclusione alcuna, è compagno di
viaggio...tutto è eterno o mai esistito, medaglia o il suo rovescio...
completamento di un'esistenza. Il sentiero iniziato da sempre, una volta nella vita ci coinvolge con l'evanescenza propria alla scia di una cometa...
il suo potere catalizzante strega l'anima e ci trasforma in etereo
pulviscolo stellare...componente nobile dell'universo,
luccichio timido o bagliore accecante...e allora vaghiamo ondeggiando nella culla delle emozioni....
Da ora e per sempre il quotidiano, richiamo gravitazionale, catturerà il corpo...ma la fantasia è già là....a mille e più anni luce...da dove torna...per poi scomparire....
questa volta per sempre...nell'immensità dell'indefinito...
...ora...
Manilo.
Su…verso il cielo.
Il giorno che, svegliato da un timido raggio di sole, mi accorgessi che già stanche sono le mia dita di trasferire l'umore del mio animo verso il bianco sconfinato di un foglio...quel giorno vorrei giù non esistere più...vorrei che il mio ricordo già vagasse aleggiante per tutti i luoghi dell'esistenza....terrena...o della sfera armonica della passioni.
Su...verso il cielo....giù verso l'abisso di un oceano di
silenzio...o proprio lì...al centro dei due elementi,
laddove la vita o la sua assenza, il bianco o il nero, un bimbo o la sua innocenza oramai perduta, sintetizzando lo spazio possano incontrarsi.
Tutto nell'universo, senza esclusione alcuna, è compagno di
viaggio...tutto è eterno o mai esistito, medaglia o il suo rovescio...
completamento di un'esistenza. Il sentiero iniziato da sempre, una volta nella vita ci coinvolge con l'evanescenza propria alla scia di una cometa...
il suo potere catalizzante strega l'anima e ci trasforma in etereo
pulviscolo stellare...componente nobile dell'universo,
luccichio timido o bagliore accecante...e allora vaghiamo ondeggiando nella culla delle emozioni....
Da ora e per sempre il quotidiano, richiamo gravitazionale, catturerà il corpo...ma la fantasia è già là....a mille e più anni luce...da dove torna...per poi scomparire....
questa volta per sempre...nell'immensità dell'indefinito...
...ora...
Manilo.
Tuesday, September 22, 1998
22 Settembre 1998
Grido d’oltretempo.
Vivere la vita di ogni giorno,
scandirne i ritmi più cadenzati e subirne l'influenza.
La ruota della normalità avanza schiacciando ogni umile pensiero
e divorando i sentieri delle passioni.
La normalità più andante è il monito supremo dietro il quale si
trincerano i più subdoli crimini dell'umanità,
all'insegna del livellamento...verso il grigiore più anonimo...verso il
baratro più insignificante.
L'esistenza...fendente acromatico...è così congiunta alla norma
dell'anonimato...
Speranze, illusioni, eterei sentimenti....
le mie armi più efficaci contro l'Uomo che vuole distruggere se
stesso...
negando la sua naturale propensione verso la dimensione del surreale,
trasversale alle leggi della natura e luogo sublime al di là dello
spazio...
Il grido d'amore proveniente dalla notte dei tempi è così raccolto e vissuto per l'eternità...in un istante...
per poi essere scagliato verso il futuro laddove mille e più anime
ansimanti sapranno gioirne...
Manilo.
Grido d’oltretempo.
Vivere la vita di ogni giorno,
scandirne i ritmi più cadenzati e subirne l'influenza.
La ruota della normalità avanza schiacciando ogni umile pensiero
e divorando i sentieri delle passioni.
La normalità più andante è il monito supremo dietro il quale si
trincerano i più subdoli crimini dell'umanità,
all'insegna del livellamento...verso il grigiore più anonimo...verso il
baratro più insignificante.
L'esistenza...fendente acromatico...è così congiunta alla norma
dell'anonimato...
Speranze, illusioni, eterei sentimenti....
le mie armi più efficaci contro l'Uomo che vuole distruggere se
stesso...
negando la sua naturale propensione verso la dimensione del surreale,
trasversale alle leggi della natura e luogo sublime al di là dello
spazio...
Il grido d'amore proveniente dalla notte dei tempi è così raccolto e vissuto per l'eternità...in un istante...
per poi essere scagliato verso il futuro laddove mille e più anime
ansimanti sapranno gioirne...
Manilo.
Friday, September 18, 1998
18 Settembre 1998
L'0mbra…più vicina.
Le tue ansie i miei motivi più veri,
i tuoi perché l'ultimo lembo di un deserto da percorrere.
Da ogni ombra più minacciosa emerge la mia presenza più intensa
a dipanare il tuo cammino da ogni incubo.
La mia essenza diventa lo scrigno di ogni tuo malessere e angoscia.
Ogni tua più sottile pulsazione, pur nel dolore della delusione,
scandisce i ritmi della mia esistenza.
Stella oltretempo,
estremo vessillo,
và...
innalza il tuo fiero sguardo verso la volta celeste,
il più brillante dei tuoi siti.
Noi, anime celesti, sfuggiamo prepotentemente la dimensione opprimente del terreno,
e veniamo lancinati dall'umana boria,
ma niente e mai nessuno potrà impedirci di protendere e brillare
intensi oltre la volta celeste.
Oltre la terra, oltre l'umano, oltre ogni tempo...
Ombra.
L'0mbra…più vicina.
Le tue ansie i miei motivi più veri,
i tuoi perché l'ultimo lembo di un deserto da percorrere.
Da ogni ombra più minacciosa emerge la mia presenza più intensa
a dipanare il tuo cammino da ogni incubo.
La mia essenza diventa lo scrigno di ogni tuo malessere e angoscia.
Ogni tua più sottile pulsazione, pur nel dolore della delusione,
scandisce i ritmi della mia esistenza.
Stella oltretempo,
estremo vessillo,
và...
innalza il tuo fiero sguardo verso la volta celeste,
il più brillante dei tuoi siti.
Noi, anime celesti, sfuggiamo prepotentemente la dimensione opprimente del terreno,
e veniamo lancinati dall'umana boria,
ma niente e mai nessuno potrà impedirci di protendere e brillare
intensi oltre la volta celeste.
Oltre la terra, oltre l'umano, oltre ogni tempo...
Ombra.
Tuesday, September 15, 1998
15 Settembre 1998
Brezza…di una vita.
Come lieve brezza su distese infuocate,
l'impeto delle mie passioni stravolge il disegno naturale della,
ormai, più bieca normalità.
Corrente ascensionale, mi insegue ai margini dell'ultima barriera,
al di la di ogni cristallina trasparenza,
al di la del volere o del potere.
Leone arginato da mille e più spranghe,
pianeta oltretempo, costretto all'orbita del quotidiano,
vago tra cielo e terra,
tra umano e divino.
A volte, tu, timida e pericolosa brezza,
alimenti la fiammella della mia esistenza,
e, incessante come il fuoco che mi avvampa,
trasponi la timidezza di un momento verso l'essenza di una vita...
ombra...
Brezza…di una vita.
Come lieve brezza su distese infuocate,
l'impeto delle mie passioni stravolge il disegno naturale della,
ormai, più bieca normalità.
Corrente ascensionale, mi insegue ai margini dell'ultima barriera,
al di la di ogni cristallina trasparenza,
al di la del volere o del potere.
Leone arginato da mille e più spranghe,
pianeta oltretempo, costretto all'orbita del quotidiano,
vago tra cielo e terra,
tra umano e divino.
A volte, tu, timida e pericolosa brezza,
alimenti la fiammella della mia esistenza,
e, incessante come il fuoco che mi avvampa,
trasponi la timidezza di un momento verso l'essenza di una vita...
ombra...
Saturday, September 12, 1998
12 Settembre 1998
Sospesi…per l’eternità.
Solo,
sospeso nell'aria, sensibile ricettacolo degli impulsi,
si alternano strade e tunnel alla ribalta di profonde espiazioni.
L'ondeggiamento, amenità celeste, mi trasferisce il dono dell'essenza.
Una miriade di sensazioni intesse l'immagine nel palcoscenico del virtuale.
Oggi come ieri, domani come dalla notte dei tempi,
uniti lo siamo al di là delle regole dello spazio,
al di là dell'essere e dell'avere,
congiunti unicamente dal potere travolgente della forza del pensiero che
trascina con se la scia dei ricordi,
...fendenti sfuggenti...
E insieme, eterni viaggiatori, vaghiamo oltre le dimensioni lambendo,
trasversali,
mode e luoghi.
Dardi scagliati all'infinito, sostiamo per un breve momento, come per
l'eternità.
Manilo.
Sospesi…per l’eternità.
Solo,
sospeso nell'aria, sensibile ricettacolo degli impulsi,
si alternano strade e tunnel alla ribalta di profonde espiazioni.
L'ondeggiamento, amenità celeste, mi trasferisce il dono dell'essenza.
Una miriade di sensazioni intesse l'immagine nel palcoscenico del virtuale.
Oggi come ieri, domani come dalla notte dei tempi,
uniti lo siamo al di là delle regole dello spazio,
al di là dell'essere e dell'avere,
congiunti unicamente dal potere travolgente della forza del pensiero che
trascina con se la scia dei ricordi,
...fendenti sfuggenti...
E insieme, eterni viaggiatori, vaghiamo oltre le dimensioni lambendo,
trasversali,
mode e luoghi.
Dardi scagliati all'infinito, sostiamo per un breve momento, come per
l'eternità.
Manilo.
Thursday, September 10, 1998
10 Settembre 1998
…ombra…tenue nelle vie di ogni giorno…
Echeggia la timida rugiada,
brillano fronde diffondendo umori per la distesa surreale.
Condotti dalla lieve brezza del mattino mille colori danzanti,
mitigano suoni sorgenti dalla riserva umana delle passioni.
Aleggiano dall'infinito, e per sempre, attraverso binari congiunti
all'orizzonte dei ricordi.
E poi nebbia, smog, strepidio e urla lancinanti dai mostri delle città.
Distese di veicoli dell'apparire arginano sospiri, e fiumi incoerenti
esaltano l'icona estrema dell'alienante follia.
L'Io interviene, balena un sentimento...il teletrasporto è già pronto,
l'Enterprise, bolla d'ossigeno, è già su Orione
e con la velocità propria del pensiero corre e ripercorre,
incessante, gli infiniti gradini delle virtù...
Il cielo è salvo...
Manilo.
…ombra…tenue nelle vie di ogni giorno…
Echeggia la timida rugiada,
brillano fronde diffondendo umori per la distesa surreale.
Condotti dalla lieve brezza del mattino mille colori danzanti,
mitigano suoni sorgenti dalla riserva umana delle passioni.
Aleggiano dall'infinito, e per sempre, attraverso binari congiunti
all'orizzonte dei ricordi.
E poi nebbia, smog, strepidio e urla lancinanti dai mostri delle città.
Distese di veicoli dell'apparire arginano sospiri, e fiumi incoerenti
esaltano l'icona estrema dell'alienante follia.
L'Io interviene, balena un sentimento...il teletrasporto è già pronto,
l'Enterprise, bolla d'ossigeno, è già su Orione
e con la velocità propria del pensiero corre e ripercorre,
incessante, gli infiniti gradini delle virtù...
Il cielo è salvo...
Manilo.
Sunday, September 06, 1998
6 Settembre 1998
Acqua e tempo…
Cielo e Mare, dimensioni lontane e congiunte nell'orizzonte dei ricordi.
Acqua e Fuoco, elementi primordiali, eterno avvicendarsi delle umane
passioni.
Acqua e tempo…
Bianco e Nero, eclissata presenza e manifesta assenza dei bagliori più
lontani.
Spazio e Tempo, viaggio oltre l'immenso nell'eterna perpetuazione dei
bisogni terreni.
Acqua e tempo…
Cielo e Mare, dimensioni lontane e congiunte nell'orizzonte dei ricordi.
Acqua e Fuoco, elementi primordiali, eterno avvicendarsi delle umane
passioni.
Acqua e tempo…
Bianco e Nero, eclissata presenza e manifesta assenza dei bagliori più
lontani.
Spazio e Tempo, viaggio oltre l'immenso nell'eterna perpetuazione dei
bisogni terreni.
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