Mi concentro, sto fermo, buono e tranquillo, chiudo queste quattro linee, mura d'una stanza dopo bordate da lenire. Il massimo dell'intimo si sarebbe stato l'altra stanza, la precedente, tant'è che lì nel pieno di processi eputarivi si compiono i maggiori estri d'arte. Silenzio profondo e meditabondo, angolo franco imperscrutabile, luogo alto nelle basseze umane. Ma ho ritratto il fiato in un sol colpo, e al centro ho scrutato gli angoli, quattro, ma novanta nei gradi. C'è freddo, forse manca il clima, Pietro, per ora mi stendo, poi non so, vedremo.
da: Il Club del Sabato
da: Il Club del Sabato
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