26 Luglio 2005
Pozza.
Dico che sorvolo
e sono a terra,
il viso nella pozza
d’acqua stantia
che nelle remore traspare.
Mentre odo
richiami
e gozzoviglie in festa
ingoio boccate lerce
madide di limo.
Svilito
m’adagio al fondo
d’imbellettato e fango;
il cielo m’incupisce
e la terra s’apre a ventre.
Briciole di rena,
casa d’altura
che smemore
m’accogli.
Manilo Busalacchi
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