(11 Febbraio 2001)
Latenza.
Leggera brezza dall'animo,
crepitio di sconvolgenti bisogni
motore vitale
e origine di profondi dissidi.
Tu passione,
per la vita che incombe
per il giorno che sfugge
per il domani che non sappiamo.
Malessere latente
immerso nell'essenza
lancinante logorio
presenza centellinante.
Fuori
la routine che avanza
la danza delle ritrosie,
l'indifferenza è distanza
quiete apparente
sorriso di circostanza.
Dentro
il terrore
l'eterno rumore
il grido che s'innalza
l’Io che si ribella.
Come quello del sollevatore di pesi è lo sguardo che esponiamo...
Lui
il peso immane sulle braccia
e lo studiato sorriso sulle labbra.
Noi
la morte nell'animo
e l'ennesima dissimulante maschera al volto
verso il mondo e i suoi presagi.
Tempo,
chissà se un giorno ci donerai il privilegio assoluto
di una monolitica essenza.
Manilo
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