30 Agosto 1998
Lo spleen ed il suo antagonista…
Pochi attimi, sfere blindate, che insistentemente aprono varchi nella distesa più uniforme della nostra regolarità.
Vanno e vengono, sostano nei meandri di un oceano e poi, bolle d’aria,
vengono esplosi verso l’infinito.
Pochi attimi, intensi bagliori, monito di una routine squarciata dal fendente di un profondo sentimento, pura energia del sublime.
A volte la mia stella, centillinatrice di sogni, mi sovrasta di immagini note e colori proiettando attimi dilatati ed interminabili nello schermo della nostra esistenza.
Mille colori danzanti mi avvolgono e ritmando mi allontano dall’assurda e opprimente cappa terrestre…
Subito dopo lo spleen, attrazione gravidazionale, ad impedirmi di planare e ad inchiodarmi all’umana condizione.
Stato elegiaco di sospensione indefinita che, fornitore di un turbine di pensieri, finisce per sprofondarmi nei fondali più bui.
Più profonda tra le condizioni, vuole essere il veicolo di un imminente ritorno.
La lotta astrale tra lo spleen e la scia dei pensieri, sua antagonista, è impari.
L’immancabile ritorno verso i binari terrestri dell’esistenza è imminente.
Manilo
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