Sunday, August 30, 1998

30 Agosto 1998

Lo spleen ed il suo antagonista…

Pochi attimi, sfere blindate, che insistentemente aprono varchi nella distesa più uniforme della nostra regolarità.
Vanno e vengono, sostano nei meandri di un oceano e poi, bolle d’aria,
vengono esplosi verso l’infinito.
Pochi attimi, intensi bagliori, monito di una routine squarciata dal fendente di un profondo sentimento, pura energia del sublime.
A volte la mia stella, centillinatrice di sogni, mi sovrasta di immagini note e colori proiettando attimi dilatati ed interminabili nello schermo della nostra esistenza.
Mille colori danzanti mi avvolgono e ritmando mi allontano dall’assurda e opprimente cappa terrestre…
Subito dopo lo spleen, attrazione gravidazionale, ad impedirmi di planare e ad inchiodarmi all’umana condizione.
Stato elegiaco di sospensione indefinita che, fornitore di un turbine di pensieri, finisce per sprofondarmi nei fondali più bui.
Più profonda tra le condizioni, vuole essere il veicolo di un imminente ritorno.
La lotta astrale tra lo spleen e la scia dei pensieri, sua antagonista, è impari.
L’immancabile ritorno verso i binari terrestri dell’esistenza è imminente.

Manilo

Thursday, August 27, 1998

Palermo, 27 Agosto 1998.

Lettera aperta alla neo-nata Ada.


Dolce Ada,
...sono nel pieno di quelle notti...in cui il buio più totale mi avvolge, proiettandomi dovunque nello spazio esista una stella che possa tracciarmi il cammino. E sempre più di sovente il visibile splendore delle stelle più vicine mi impedisce la visione di quelle che vivono di una luce più flebile ma intensa nei colori e negli umori...
False comete si avvicendano, pennellando nel cielo scie che sembrano arginare l’orizzonte...e allora cerco il buio, il buio pesto, che possa rendermi nel profondo degli occhi ogni più piccolo bagliore...che possa accendere in me il lume della speranza...colorando la mia ombra che ancora oggi vive di timide luci.
E plano su mille e più angoli sperduti nell’universo, là dove cerco sempre più insistentemente una o più dimensioni che possano restituirmi quell’innocenza...ormai persa (?)...e dove il tempo, pura invenzione degli umani bisogni, possa cristallizzarsi restituendomi, nel bagliore di un attimo, l’essenza di un’intera vita...o dilatarsi a dismisura fino a perpetuarsi superando i confini di un’eterna passione...
E tu...stella incontrata casualmente da un navigatore del celeste firmamento, mi hai donato tutta quell’energia, linfa vitale, che occorre per viaggiare ancora e per sempre e per mille e più strade nel turbinio dei nostri sentimenti...oggi come ieri soli, veri e potenti risorse dell’umana essenza...
...che tu possa sempre assorbire attraverso il blu dei tuoi occhi i raggi del sole dell’alba e proiettare, stagliata nell’infinito, la tua fiera ombra raggiante dell’immensità dei colori...

***ombra***