27 Ottobre 1998
Amica nel silenzio...
Oasi cercata e inseguita...
deserto avanzante a più riprese...
ambito rifugio...
Amicizia...
difesa contro il tempo che schiaccia...
antidoto da una società che di tempo non ne ha più...
ne di ascoltare...
ne di capire...
Tutto è strillato...
emblema e vessillo...
tutto esplode dal niente...
e al silenzio a breve si ricongiunge...
Amica...
sola sei nello spazio...
lontana dai clamori...
lontana dalle beghe...
lontana dai falsi umori...
Mille sono le riserve che potrei ora elencare...
su mille amicizie...
ora nate...
e già implose...
oramai tracce perse nel tempo...
graffiti scolpiti su pietra...
Forse l’Amicizia...
la vera e la sola...
non è fatta di forti colori...
di accesi toni e di grandi clamori...
L’Amicizia...
la vera...
è silenzio...
è forse ascoltare...
è il voler capire...
il volere donare...
Ora ti sento vicina...
come se fossi qui...
davanti...
come se la tua eterea presenza mi prendesse per mano...
non ho bisogno di cercare ansioso...
non ho bisogno di gridare...
l’Amicizia è questa...
il sentirti arrivare...
in un tempestivo istante...
Nei tuoi occhi celati al mio sguardo...
ma presenti nel profondo...
non leggo il passato...
a fatica il presente...
vedo l’immagine del domani che vorresti...
leggo il futuro...
quello distante...
quello che a fatica confessi a te stessa...
L’Amicizia è questa...
non aggiungere altro...
sentirti all’interno...
e non chiedere niente...
La vita incombe...
a tratti travolge...
ma cara Amica sei qui...
mano nella mano...
lungo il cammino di mille sentieri...
Il tuo immenso silenzio...
il mio più grande ricordo...
ora vive in me...
Ora sei luce...
timida...
ma sempre presente...
finche brillerai...
nella tua umile ombra...
fossi anche agli altri invisibile...
io ne gioirò...
e il mio domani vedrò...
Manilo.
Tuesday, October 27, 1998
Friday, October 23, 1998
23 Ottobre 1998
Rido...
Un'atmosfera surreale, evoluzione indicizzata, del latente andamento dell'ipocondria, pervade il regno assoluto dell'ombra dei sensi. Il buio proietta il nero profondo, l'assoluto silenzio, e cattura una lancinante presenza.
Dove fallaci luci e turbinanti presenze non alzano l'invalicabile staccionata tra me e le mie più remote paure, ecco comparire all'orizzonte la notte, momento di trapasso tra la razionale coscienza e il dubbio metodico di una frastagliata essenza.
Li, a due passi, il dramma che perpetuo si consuma, qui poco distante io immobile, bloccato dal peso di mille incertezze, lo spazio non ammette uscite, alternative, l'unica via di fuga è il lontano risveglio, il ritorno alla realtà, folgorante illusione istantanea, causa prima di ogni male, un eterno gioco dell'oca con retrocessione continua alla casella di partenza.
Gli anni ora sono passati, il gioco è immutato, i dadi ora sono consumati, illeggibili, ma il labirinto greco continua a stupirmi e a sballottarmi.
Eppure quella casella, quell'avamposto, ora è anche la mia roccaforte.
Di sovente il pieno della notte mi è testimone di una risata, prima sussurrata, poi gridata ma sempre pesante ed ironica. E' la summa dell'umana voglia di andare oltre, di bucare ogni impenetrabile parete...
Vita, tu mi sballotti...
Fato, tu muovi le mie fila...
Realtà, tu ne caratterizzi l'esistenza...
Ora sono qui, vi aspetto, arrivate pure, travolgete l'umano mio corpo, riducetelo a brandelli ora, se volete. Io sono qui, la mie risa echeggiano per i vuoti dell'essere, rido da tempo, guardo, avverto, soffro, ma rido e ancora rido, esorcizzo così l'esistenza ed il suo gravoso peso.
Rinuncerò a tutto, mai però, ed in nessun caso, permetterò a qualunque evento di spezzare le ali al mio pensiero, il mio animo sarà sempre libero di librare....
Distese, accoglietemi...
Aria, accarezzami il volto...
Colori, tracciatemi sprazzi di sentiero...
Cielo, un giorno sarò in te, sarò pulviscolo celeste accolto
dall'universale Patria...
i puri Sentimenti....
Manilo.
Rido...
Un'atmosfera surreale, evoluzione indicizzata, del latente andamento dell'ipocondria, pervade il regno assoluto dell'ombra dei sensi. Il buio proietta il nero profondo, l'assoluto silenzio, e cattura una lancinante presenza.
Dove fallaci luci e turbinanti presenze non alzano l'invalicabile staccionata tra me e le mie più remote paure, ecco comparire all'orizzonte la notte, momento di trapasso tra la razionale coscienza e il dubbio metodico di una frastagliata essenza.
Li, a due passi, il dramma che perpetuo si consuma, qui poco distante io immobile, bloccato dal peso di mille incertezze, lo spazio non ammette uscite, alternative, l'unica via di fuga è il lontano risveglio, il ritorno alla realtà, folgorante illusione istantanea, causa prima di ogni male, un eterno gioco dell'oca con retrocessione continua alla casella di partenza.
Gli anni ora sono passati, il gioco è immutato, i dadi ora sono consumati, illeggibili, ma il labirinto greco continua a stupirmi e a sballottarmi.
Eppure quella casella, quell'avamposto, ora è anche la mia roccaforte.
Di sovente il pieno della notte mi è testimone di una risata, prima sussurrata, poi gridata ma sempre pesante ed ironica. E' la summa dell'umana voglia di andare oltre, di bucare ogni impenetrabile parete...
Vita, tu mi sballotti...
Fato, tu muovi le mie fila...
Realtà, tu ne caratterizzi l'esistenza...
Ora sono qui, vi aspetto, arrivate pure, travolgete l'umano mio corpo, riducetelo a brandelli ora, se volete. Io sono qui, la mie risa echeggiano per i vuoti dell'essere, rido da tempo, guardo, avverto, soffro, ma rido e ancora rido, esorcizzo così l'esistenza ed il suo gravoso peso.
Rinuncerò a tutto, mai però, ed in nessun caso, permetterò a qualunque evento di spezzare le ali al mio pensiero, il mio animo sarà sempre libero di librare....
Distese, accoglietemi...
Aria, accarezzami il volto...
Colori, tracciatemi sprazzi di sentiero...
Cielo, un giorno sarò in te, sarò pulviscolo celeste accolto
dall'universale Patria...
i puri Sentimenti....
Manilo.
Sunday, October 18, 1998
18 Ottobre 1998
Malessere latente...
Leggera brezza dall'animo,
crepitio di sconvolgenti bisogni...
motore vitale...
e origine di profondi dissidi...
Tu passione...
per la vita che incombe...
per il giorno che sfugge...
per il domani che non sappiamo...
Malessere latente...
immerso nell'essenza...
lancinante logorio...
presenza centellinante...
Fuori...
la routine che avanza...
la danza delle ritrosie...
e l'indifferenza è distanza...
quiete apparente...
sorriso di circostanza...
Dentro...
il terrore...
l'eterno rumore...
il grido che s'innalza...
l’Io che si ribella...
Come quello del sollevatore di pesi è lo sguardo che esponiamo...
Lui...
il peso immane sulle braccia...
e lo studiato sorriso sulle labbra...
Noi...
la morte nell'animo...
e l'ennesima dissimulante maschera al volto...
verso il mondo e i suoi presagi...
Il gioco...
perpetuante condizione...
continua...
fiamma inesauribile...
congiunzione spaziale...
Tempo...
chissà se un giorno ci donerai il privilegio assoluto...
di una monolitica essenza...
Manilo.
Malessere latente...
Leggera brezza dall'animo,
crepitio di sconvolgenti bisogni...
motore vitale...
e origine di profondi dissidi...
Tu passione...
per la vita che incombe...
per il giorno che sfugge...
per il domani che non sappiamo...
Malessere latente...
immerso nell'essenza...
lancinante logorio...
presenza centellinante...
Fuori...
la routine che avanza...
la danza delle ritrosie...
e l'indifferenza è distanza...
quiete apparente...
sorriso di circostanza...
Dentro...
il terrore...
l'eterno rumore...
il grido che s'innalza...
l’Io che si ribella...
Come quello del sollevatore di pesi è lo sguardo che esponiamo...
Lui...
il peso immane sulle braccia...
e lo studiato sorriso sulle labbra...
Noi...
la morte nell'animo...
e l'ennesima dissimulante maschera al volto...
verso il mondo e i suoi presagi...
Il gioco...
perpetuante condizione...
continua...
fiamma inesauribile...
congiunzione spaziale...
Tempo...
chissà se un giorno ci donerai il privilegio assoluto...
di una monolitica essenza...
Manilo.
Wednesday, October 07, 1998
07 Ottobre 1998
Sensi…
Alato cielo…
brillante luna…
ora mi schiacciate…
gli anni che vi scandiscono…
sovrastano me…
il mio impeto…
e la mia esistenza.
Notte…
ricettacolo di luci…
convergenza di arcani desideri…
ora sovrastate i miei più umili pensieri…
Silenzio…
guida e origine…
di mille urla dall’animo…
ora sei l’alcova…
al di fuori della realtà.
Vita…
insospettata sorgesti…
prepotente mi segnasti il cammino…
e impavida ora sconvolgerlo vorresti…
Cielo, luna, notte, silenzio e vita…
vessilli e monito…
causa prima…
e immutato abbandono…
assimilate a voi il mio essere…
ne assorbite l’umore…
e ne proiettate il colore…
Manilo.
Sensi…
Alato cielo…
brillante luna…
ora mi schiacciate…
gli anni che vi scandiscono…
sovrastano me…
il mio impeto…
e la mia esistenza.
Notte…
ricettacolo di luci…
convergenza di arcani desideri…
ora sovrastate i miei più umili pensieri…
Silenzio…
guida e origine…
di mille urla dall’animo…
ora sei l’alcova…
al di fuori della realtà.
Vita…
insospettata sorgesti…
prepotente mi segnasti il cammino…
e impavida ora sconvolgerlo vorresti…
Cielo, luna, notte, silenzio e vita…
vessilli e monito…
causa prima…
e immutato abbandono…
assimilate a voi il mio essere…
ne assorbite l’umore…
e ne proiettate il colore…
Manilo.
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